domenica 20 aprile 2008

Shine A Light – Una pietra rotolante vi seppellirà


Una cosa balza subito all’occhio guardando Shine A Light, film concerto di Scorsese sui Rolling Stones nelle sale in questi giorni: quando erano giovani Jagger e compagni davano l’impressione che sarebbero durati poco, bruciati nell’arco di qualche anno tra sesso, droga e rock’n’roll. Almeno questo pensava (e sperava) l’uomo medio.
Quasi tutti gli intervistatori a chiedere a Jagger e Richards: vi vedete a cinquant’anni a fare questo lavoro? E loro, convinti, tra lo stupore del benpensante: sì! E infatti eccoli ancora tra di noi, nonostante una vita di eccessi, a zampettare sui palchi a sessant’anni suonati, sbeffeggiando tutto e tutti con il loro spirito ribelle (non è che avete sbagliato vita, uomini di sani principi? come in quel film di Woody Allen, le cose che dicevano fanno male, fanno bene e viceversa?).
La pellicola di Martin Scorsese, pure lui tornato in forma smagliante, è tutta giocata su pezzetti di vecchie interviste e la ripresa di un tiratissimo concerto al Beacon Theater di New York nell’autunno del 2006. Sembra di essere lì, tanta e tale è l’energia e il virtuosismo tecnico della più grande rock’n’roll band della storia e dei vari operatori di culto al servizio del regista di Taxi Driver.
Uscito dal cinema mi sembrava di essere stato direttamente al concerto, che a parte la piccola partecipazione di un Jack White imbolsito e incredulo di essere sul palco con i Rolling Stones e di una Christina Aguilera fuori posto, è stato memorabile: Jagger gigione quanto basta, Keith piratesco e sempre grandissimo, Wood utile (per niente idiota), Charlie Watts possente, con recitazione a togliere come vuole lo stile del batterista.
Hanno venduto l’anima al diavolo? Di sicuro sono gli unici che non si sono sputtanati dietro a religioni e santoni vari, come rivendica con orgoglio Jagger in una vecchia intervista ripresa prontamente dal film. Bravi, la nostra unica religione è il Rock!
http://www.shinealightmovie.it/

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4 Commenti:

Alle 20 aprile 2008 alle ore 10:14 , Blogger cristiano prakash dorigo ha detto...

hai mai letto qualcosa di un santone?
musicisti: grandissimi!
ma fuori dal rock, preferisco leggere un "santone".
consiglio krishnamurti
ciao

 
Alle 21 aprile 2008 alle ore 00:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì Cristiano, ho letto alcuni libri di santoni, ma mi sono annoiato a morte, non fanno per me ... Ho letto un paio di volte il Siddharta, ma non sono mai stato colpito a livello viscerale e ho raggiunto il Nirvana solo due volte: una con del buon whisky, un'altra con dell'ottimo rum liscio, cubano ovviamente. Del resto se l'alcool lo chiamano spirito, qualche motivo ci sarà... Keith, Mick e compagni sono sulla mia stessa lunghezza d'onda e ho trovato bellissima la dichiarazione di Jagger presa da un vecchio filmato riguardo la religione e il suo non compromettersi con essa, proprio ora, proprio in un film di Scorsese. Ritornando ai libri di santoni, ho letto e consiglio "I Beatles in India" di Lewis Lapham (e/o) e tutto Terzani, un grande intellettuale mistico, ma in fondo ateo e razionalista (da buon toscano). Sono aperto ad ogni esperienza intellettuale, mi piacciono gli incensi, i foulard indiani, la magia e la speranza ci sia qualcosa dopo la morte, per questo mi definisco agnostico. Grazie comunque per il tuo consiglio di lettura, cercherò di saperne di più e magari leggerlo un giorno ...

 
Alle 23 aprile 2008 alle ore 11:36 , Blogger Elsa ha detto...

gioia posso solo dirti che considero i Rolling Stones mitici eroi....per la passione sfrenata che oggi più che mai appartiene al loro essere!!!!
sono sempre uguali...folli ma eroi.
Dolci ma stomachevoli...MITICI
Elsa

 
Alle 24 aprile 2008 alle ore 14:56 , Blogger Alligatore ha detto...

Dolci & Stomachevoli, splendida come definizione, Mick e sopratutto Keith sarebbero contenti di questa definizione... sarebbe un buon titolo per un disco.

 

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