sabato 23 novembre 2013

Zoran, la via italiana al cult-movie

Volevo scrivere qualcosa su due pellicole francesi con ragazze anti-tempo delle mele (La vita di Adele e Giovane e bella, da vedere assolutamente), ma l'altro giorno mi sono imbattuto in questo film, e ho l'urgenza di gridarne la sua immensa bellezza. Zoran, mio nipote scemo è una commedia indipendente italica ambientata nell'estremo nord-est (Friuli, vicinissimo al confine sloveno), dove per riscaldarsi si beve parecchio. Chiapperi quanto si beve! Il paesaggio è buona parte del film, con le sue colline nebbiose, le viti sterminate, le osterie fuori moda piene di amici di bacco, cori con canzoni esaltanti il vino contro l'acqua (la beve el can, cantano). Altra buona parte del film (la più grossa), è Giuseppe Battiston, nel ruolo della sua vita (come il Lebowski per Jeff Bridges), cioè quello di Paolo Bressan, cattivo ubriacone a metà strada tra un personaggio di un romanzo russo di una volta (il Novecento), e tanto buon cinema d'autore rock (dai Coen ad Aki Kaurismaki) ... citerei pure Bukowski, ma poi dite sono fissato con Hank.

Bressan beve, si ritiene un alcolista (si vanta pure con un amico, dicendo che lui è alcolista mentre l'altro alcolizzato), lavoricchia come cuoco in una casa di riposo, litiga spesso con il collega, sensibile balbuziente e ottimo corista, va ogni domenica a pranzo dalla sua ex e attuale compagno, un professore moderato, direi un estremista di centro (un altro grande del nostro cinema, Roberto Citran). Una vita da perdente quella di Bressan, cattivissimo (una bestia) untuoso capellone barbone senza speranza, ma una vita incanalata, sembrerebbe ... a sconvolgerla arriva il nipote scemo, unica "eredità" di una zia slovena. 


Lo dovrebbe tenere per qualche giorno il nipote, in attesa di una casa famiglia, ma la sua estrema bravura con le freccette, fa cambiare idea allo zio: vede in Zoran (lui lo chiama Zagor), la gallina dalle uova d'oro, i sessantamila euro in palio ai campionati mondiali di freccette di Glasgow... un sogno sottoproletario da film di di Ken Loach.  

Anche Zoran, interpretato dal giovane Rok Presnikar, si ritaglia il suo spazio, e un po' porta via la scena a Battiston (solo un po'). Però anche lui resta, a forza di sorrisi timidi, innamoramenti improvvisi per una ragazzina del coro, per quel suo modo buffo di parlare (ha imparato l'italiano leggendo Lampi sull’Isonzo di Giulio Previati e Lacrime di fanciulla di Enrico Cosulich, due “capolavori” della nostra letteratura, continua a ripetere), gli occhialoni, i dentoni da coniglio. Già i conigli: memorabile la storiella che racconta lo zione Bressan sul suo coniglietto, memorabili le corse dietro ad un coniglio vero a fine film (godetevi i titoli di coda, non scappate). 
Zoran, mio nipote scemo, è nato come un piccolo film locale, uscito all'inizio solo in alcune sale di Gorizia (e una a Milano), con un impegno diretto economicamente del giovane regista Matteo Oleotto, sta conquistando altri spazi a suon di risate (oltre all'acclamazione al recente festival di Venezia). Insieme a L'arbitro, e a La prima neve, sembra indicare una via nuova per il nostro cinema. In uno slogan ambientalista del recente passato, direi: pensare localmente, agire globalmente ...
Infine, ottima anche la colonna sonora, tra simpatici cori del posto e vero rock indipendente (non succede spesso, anche nei film indipendenti, di avere musica veramente indipendente), ad opera di Antonio Gramentieri/Sacri Cuori. Anche in questo, un vero e proprio cult-movie.
PER ALTRE INFO SUL FILM QUI

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26 Commenti:

Alle 23 novembre 2013 alle ore 16:35 , Blogger MikiMoz ha detto...

Un salutone anche qui... e buon ascolto di Spirito! :)
Zoran non l'ho visto ma lo conosco di nome... devo recuperare :)

Moz-

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 16:50 , Blogger Alligatore ha detto...

Memorabile disco quello dei Litifiba (memorabile la copertina). Zoran è un vero cult-movie, recuperalo presto...

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 18:29 , Blogger francesca ha detto...

Cavolo Ally, io non riesco proprio a vedere una pellicola italiana, giuro che ci provo ma dopo un po' mi annoia, mi viene sonno, inizio a sbadigliare.
Mi sono procurata "la prima neve" ma a metà del primo tempo, nonostante tutta la buona volontà e una dose di autoviolenza, mi sono arresa.
Che si fa???
Buona serata
Francesca

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 18:51 , Blogger Silvia Pareschi ha detto...

Ma tu proponi sempre delle chicche! :-)

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 19:19 , Blogger kermitilrospo ha detto...

ne parlano tutti bene, speriamo di vederlo da qualche parte !! :D

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 19:23 , Blogger Alessia H.V. ha detto...

Non sono andata troppo oltre nella recensione se mai mi dovesse capitare di vedere il film, comunque già dalla fotografia effettivamente ricorda i film dei Coen! Magari potrebbe essere una visione simpatica!

Grazie per essere passato dal mio blog!

Un saluto.

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 20:03 , Blogger mr.Hyde ha detto...

Sto pensando di trasferirmi sul posto..

 
Alle 23 novembre 2013 alle ore 23:53 , Blogger Alligatore ha detto...

@Francesca
Male, molto male, Fra, a me pare che il cinema italico stia vivendo una buona stagione, in particolare quello indipendente ... e credo sia importante andarlo a vedere al cine (dove non avresti dormito). Vai a vedere questo Zoran, ti assicuro che non dormirai, soffocata dalle risate.
@Silvia
Modestamente, sono il re delle chicche ... indie, indie, indie!
@Kermit
Nella mia città,incredibile, quest'anno trovano spazio film che non immagini ... incredibile, spero che anche nella tua arrivino.
@A.H.V.
Direi che "visione simpatica" è la definizione giusta ... il Lebowski italiano, potrebbe esserne un'altra (forse commerciale), ma molto vera. Quindi sì, c'è del Coen in Friuli.
@Mr Hyde
Ah, ah, ah, in effetti, le immagini, le osterie, le persone, sembrano diverse dall'italiano standardizzato. Mi chiedo: esistono ancora posti così? ... o è il cinema?

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 01:06 , Blogger Elle ha detto...

Ma chissà se lo daranno anche qui!
Sono curiosa..
Comunque il trailer fa schifo.. secondo me in Italia poi li censurano, l'ho notato con quello di Giovane e bella che in Germania ha qualche scena in più, in Italia sembra la versione da telgiornale/caso umano..
Comunque fra tutti i mezzi per sapere se un film val la pena di vederlo o no io scelgo la tua recensione e ti chiedo: Battiston esce finalmente da quel ruolo ripetitivo in cui l'ho sempre visto io?? A parte la voce che è quella..

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 01:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Spero abbia anche una distribuzione internazionale, perché >Zoran è un film che partendo dal locale, parla al globale, come dicevo ripetendo quel famoso slogan. Sui trailer dei film non saprei dire molto riguardo Giovane e bella, perché ho visto direttamente il film, ma capisco quello che dici, il film va ben oltre le stupide notizie di cronaca per pubblico morboso. Ho visto invece più volte il trailer di La vita di Adele, e l'ho trovato molto bello: sia le immagini scelte, sia la musica, introducono bene quel film (del resto, sarebbe il compito del trailer, introdurre bene un film). Battiston, Battiston ... Battiston qui recita il personaggio della sua vita, più che uscire dal personaggio suo (ripetitivo?), è lui al quadrato, quindi non è più lui, ma molto più grande e grosso ;)

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 10:31 , Blogger Felinità ha detto...

ispirevole direi, anche questo lo cercherò ...... bravissimo nello stimolare interessi nuovi ....
miaoooùùùùùùùùùùùù

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 11:29 , Blogger Zio Scriba ha detto...

Questo me lo devo proprio vedere. Perché mi fido di te. Per i Nomi che hai scomodato. E perché Battiston è davvero un grande in molti film, e a maggior ragione lo sarà qui nel "ruolo della sua vita".

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 13:33 , Blogger Alligatore ha detto...

@Fel
Grazie per avermi dato dello stimolatore ... non me l'aveva mai detto nessuno prima miaoooùùùùùùùùùùùù
@Zio Scriba
Fidati di me ... anche se sono ancora ubriaco per la gran vittoria di ieri nel derby (impagabile).

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 15:35 , Blogger Pietrincanto ha detto...

toc toc..we buona domenica!!!:DD

 
Alle 24 novembre 2013 alle ore 15:48 , Blogger Alligatore ha detto...

Avanti ... e benritrovata in palude :)

 
Alle 25 novembre 2013 alle ore 21:53 , Blogger redcats ha detto...

Devo cercarlo a Roma

 
Alle 25 novembre 2013 alle ore 22:03 , Blogger Alligatore ha detto...

... e se non lo trovi, contatta il produttore indipendente (la Tucker film, in fondo alla mia rece il link),e metti in contatto con un cinema della tua zona.

 
Alle 25 novembre 2013 alle ore 23:30 , Blogger Serena S. Madhouse ha detto...

chissà, magari mi piace... è che ultimamente dei friulani gran bevitori, bestemmiatori ma alla fine bigotti si parla un po' e sempre storto...
Il film di "Adele" volevo vederlo, poi era così ricorrente suo periodici femminili che ho lasciato correre senza vederlo, devo pentirmene?! speriamo di poter rimediare...

 
Alle 25 novembre 2013 alle ore 23:34 , Blogger Alligatore ha detto...

Il film Zoran non è bigotto, vai tranquilla, e preparati a ridere a crepapelle (non ridevo così tanto al cine dai tempi del Lebowski). La vita di Adele è un film talmente forte e liberatorio da abbattere qualsiasi moda ... se riesci vai a vederlo, perché merita.

 
Alle 26 novembre 2013 alle ore 10:19 , Blogger Alessandra ha detto...

Sono contenta che si facciano ancora film così in Italia, sono un po' in astinenza...

Ciao
Alessandra

 
Alle 26 novembre 2013 alle ore 20:29 , Blogger Alligatore ha detto...

No, Ale l'astinenza noooo!
Sì, in effetti, mi sembra un bel periodo per le produzioni indipendenti italiche.

 
Alle 27 novembre 2013 alle ore 10:39 , Blogger Chiaretta ha detto...

Ciao!
Certo, forse dovrebbero iniziare a proiettare queste chicche in tutti i cinema italiani, così magari potremmo vedere qualcosa di diverso dalle solite commediole all'italiana.
Ottima recensione!!

 
Alle 27 novembre 2013 alle ore 14:30 , Blogger GIOCHER ha detto...

Preso a scatola chiusissima dopo le prime 10 righe di recensione.
Tornerò a dirti, che sei il primo che ne parla che io legga.

Grazie! .)

 
Alle 27 novembre 2013 alle ore 16:51 , Blogger Alligatore ha detto...

@Chiaretta
Grazie, una speranza anche mia, e per questo cerco di spingere le produzioni indipendenti per quello che posso (se qualcuno conosce qualche cinema, lo contatti, per poi contattare la Tucker film)
@GIOCHER
Grazie per la fiducia, ora vado a rileggere le prime 10 righe ;)
Attendo il tuo parere ...

 
Alle 30 novembre 2013 alle ore 00:16 , Blogger ElenaSole ha detto...

Io son fortuna. A Treviso li danno i film indie, e la sala oggi pomeriggio aveva ancora un bel po di gente, significa che l'interesse va oltre le catinelle,..uhm, beh...parliamo di Zoran. Un film che è uno spasso, ridi e ti commuovi pure. Battiston è esaltante in questo ruoli, calza a pennello...la sua risata finale contagia e te la porti a casa. L'osteria così in veneto e Friuli esiste, i bevitori pure, ma questo film non è una denuncia sul vino, anzi! Esalta la debolezza delle persone, la loro solitudine, e il coro lo conferma con canti veneto-Furlani...
a conferma che le tue fece sono mirate e sempre non deludenti ;)

 
Alle 30 novembre 2013 alle ore 11:10 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Sole, trovo pure io che non sia un film di denuncia (è fin troppo criminalizzato, e questo si vede pure nel film, una delle tante stupide guerre contro qualcosa ...), ma una vera commedia, dove si ride un sacco, si riflette, si vedono alcuni aspetti della vita ... e poi, sì, Battiston... un cult, un cult.

 

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