domenica 2 luglio 2017

Vivere senza ammazzare

Nella mia esperienza di orticultore ho capito
che non è facile vivere senza ammazzare,
mangiare qualcosa, senza spargimento
di sangue o detersivo è impossibile.
Possono essere gli afidi sui fagioli, o le
formiche dovunque (cosa cazzo ci fanno
di tutto il cibo che immagazzinano?), le
cimici, le lumache ...
Noi, nell'orto di Elle e Alli, usiamo solo dei
metodi naturali: uccidiamo a mani nude
i nostri avversari, spruzziamo macerati di
erbe, il sapone di Marsiglia.
L'altro giorno ho pulito le belle piante di
fagioli (sempre più rossi), dagli afidi, li
ho schiacciati uno a uno, le mani erano
nere, grondanti afidi morti.
Già che c'ero, ho eliminato le cimici, che
mi hanno attaccato i bei pomodorini, pure
loro a mani nude: una mi è scappata, l'ho
ripresa nell'erba, il suo Vietnam.
Mi chiedo se ha senso, se si riesca a vivere
senza ammazzare nessun esserino vivente,
verde o rosa maialino, strisciante, volante,
piccolo e nero, dispettoso, Calimero.
Mi vorrei mangiare un'insalata, dei bisi,
o dei pomodori, senza dover far fuori
nessun essere, ma mi accorgo che è
difficile vivere senza ammazzare.

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32 Commenti:

Alle 2 luglio 2017 alle ore 14:09 , Blogger amanda ha detto...

E non parliamo poi delle zanzare, delle quali neppure quelli di "nessuno tocchi caino" prendono più le difese

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 14:35 , Blogger Alligatore ha detto...

Quelle a me non pungono (o pungono meno degli altri), e comunque sì, hai colto perfettamente il senso del discorso: sono esseri viventi anche quelle, come tutti(per assurdo, ma manco tanto, pure le piante lo sono), e allora ...

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 17:42 , Blogger ReAnto ha detto...

Mi attaccano alle caviglie , l'unico punto di tutto il corpo oO

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 17:49 , Blogger Alligatore ha detto...

... dici le zanzare? Sì, di solito preferiscono gambe, caviglie, e un po' le braccia. Ma davvero, io per quelle non mi posso lamentare (per allontanarle brucia del caffe' scadente).

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 19:11 , Blogger Andrea Consonni ha detto...

ti capisco perfettamente perché ho combattuto poco tempo di una guerra durissima insieme alla mia pianta che sta in casa e mi porta un po' di freschezza.
attaccata e corrosa da vari assalitori (che hanno le loro buone ragione) ha combattuto strenuamente e adesso sta molto bene e senza l'aiuto di prodotti chimici.
è una pianta che si chiama Maria, come il nome della mia collega abruzzese che me l'ha regalata, poco prima di essere licenziata e che è infine, a cinquant'anni, approdata in Germania per rifarsi una vita.
non è solo una pianta ma è anche una strana amicizia.
beh, non so se c'entra col tuo post ma mi andava di raccontartelo.

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 19:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Con le piante si insataura una certa amicizia, anzi, una certa sintonia, che se vengono attaccate ci sentiamo attaccati anche noi, è come mangiassero una parte di noi. Nel caso dell'orto è ancora peggio, perché coltivi per mangiare verdure, ti senti sano e vegetariano, ma poi ti devi scontrare con uan serie di insetti che non avresti mai pensato, come nel tuo caso. E allora,ha senso essere vegetariani? Sono domande che mi ronzano in testa da un po', e in questo periodo ancora di più.

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 19:22 , Anonymous Enri1968 ha detto...

Mica puoi salvare il mondo, eh?!?

A parte gli scherzi, chi fa biologico ha tutta una serie di sistemi tipo la confusione sessuale.

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 20:23 , Blogger Alligatore ha detto...

No, non credo di riuscire a salvare il mondo, anche se è da sempre un mio sogno :)
... ma, cercando di produrre bio, mi accorgo che qualcuno, bene o male, devi fare fuori (con le buone o con le cattive). Certo, la confusione sessuale è un buon metodo, ma non credo funzioni con gli afidi.

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 22:40 , Blogger Silvia Pareschi ha detto...

Orpo, che riflessioni filosofiche! Io pratico una indifendibile pietas selettiva, per cui per esempio so che le cimici danneggiano le colture e allora siccome le colture mi sono più simpatiche delle cimici ammazzo le cimici senza pietà pensando che così difendo le colture. La mia vita come un film western, insomma, tutta piena di buoni e cattivi.

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 22:44 , Blogger Alligatore ha detto...

Il punto è questo cara Silvia, ed è, come hai detto bene, una questione filosofica, pressante in me: cosa magiare e come? Chi lasciare vivi? Anche le piante, quando le estirpo soffrono? C'è un grado di sofferenza più importante? Una scala? Animali, insetti, piante? ... forse non ne usciremo più, ma è giusto parlarne.

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 22:47 , Blogger Glò ha detto...

Mio padre ci prova ;) Ortaggi e frutta sono ottimi! Certo non sempre è possibile non intervenire (ma non con robe dannose): diciamo che preferiamo la mela non perfetta e con qualche segno, a quelle plasticose che paiono finte :D

 
Alle 2 luglio 2017 alle ore 22:55 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì Glò, è così, l'insalata non è quella sempre bella, sempre fresca anche dopo giorni che l'hai colta, così i ravanelli o gli spinaci ... se li coltivi poi ti rendi conto di quanto siano finiti quelli che compriamo, gonfiati all'inverosimile. Fino ad ora solo i pomodori sembrano quelli che compriamo. Detto questo, il produrre bio non vuol dire che qualcuno non è morto, magari piccolo, brutto e puzzolente, ma ... La mia è una riflessione/provocazione, prendetela così ... e meditate gente, meditate.

 
Alle 3 luglio 2017 alle ore 13:18 , Blogger Cavaliere oscuro del web ha detto...

Non è facile e un post che fa riflettere.
Saluti a presto.

 
Alle 3 luglio 2017 alle ore 18:44 , Blogger Vera ha detto...

Riflessioni da coltivatrice bio una volta professionale...
Non si vive senza ammazzare, gli afidi, i bruchi, i topi le talpe, le ebacce, i batteri i funghi parassiti e quelli buoni da mangiare...
Credo che occorrerebbe a molti un atto di accettazione e presa di coscenza, un'assunzione di responsabilità, si vive, noi individui eterotrofi, sempre e comunque a spese di altri, l'importante è farlo con rispetto nei confronti di tutto ciò che ci circonda.
E Ally no, non è indispensabile usare la chimica per fare insalate meravigliose ravanelli tondi e turgidi, fragole da urlo, giuro :) Non riesce sempre, si fa più scarto, ma si può. Sono fondamentali tempi e modi sia di impianto che di cura, e fortuna con il clima. A volte butti tutto, a volte fai dei meloni da urlo :)
(Sono quasi pronti)

 
Alle 3 luglio 2017 alle ore 18:47 , Blogger Vera ha detto...

P.S.
Lavorare nel campo, spesso lughe ore soli nel silenzio, credo sia una delle vie maestre verso la filosofia ;) Ho fatto spesso i tuoi stessi pensieri :D

 
Alle 4 luglio 2017 alle ore 00:57 , Blogger Alligatore ha detto...

@Cavaliere oscuro del web
Ben detto, e ancora grazie per l'attenzione.
@Vera
Hai detto tutto tu, e confermo ogni cosa sottolinenando "rispetto nei confronti di tutto ciò che ci circonda."

 
Alle 4 luglio 2017 alle ore 11:45 , Blogger Elle ha detto...

Ci vuole la pazienza di buttare nel campo del vicino a una a una sempre le stesse cimici che tornano, perché i pomodori ce li abbiamo noi. Le cimici impareranno i nostri orari e si faranno furbe, noi impareremo le loro furbizie e metteremo le mani avanti, loro riconosceranno le nostre mani e manderanno sostituti, noi individueremo i sostituti ecc.. Un gioco in cui non si fa male nessuno, ma stressante, allora meglio lasciar perdere, prima che le cimici passino alla guerra batteriologica e ci avvelenino i pomodori stando nascoste sotto le melanzane a godersi lo spettacolo di noi che soccombiamo.

 
Alle 5 luglio 2017 alle ore 01:09 , Blogger Alligatore ha detto...

Ah, ah, ah, Elle, la strategia di buttare le cimici (e le lumache) nell'orto del vicino c'è stata insegnata al corso di orticultura bio, ma non sapevo fossero così sofisticate da studiare orari e strategie (ma cani e gatti lo sanno fare, e forse anche le cimici, anche se hanno un cervello piccolo, lo impareranno ... è una questione di sopravvivenza). Ecco, sopravvivenza è la parola magica ... o, può esserlo.

 
Alle 5 luglio 2017 alle ore 22:42 , Blogger Elle ha detto...

Gli insetti sono molto più sofisticati di cani e gatti, non mi stupirei se imparassero gli orari. Solo che loro non li chiamerebbero orari :D

 
Alle 6 luglio 2017 alle ore 00:14 , Blogger Alligatore ha detto...

:)))))))
Bravi a non chiamarli orari!

 
Alle 6 luglio 2017 alle ore 12:08 , Blogger Ernest ha detto...

inevitabile quando parliamo di natura

 
Alle 6 luglio 2017 alle ore 23:18 , Blogger Alligatore ha detto...

Già, inevitabile, ma anche no, forse, se si cerca di ... mi piace, da sempre, andare contro l'inevitabile ;)

 
Alle 12 luglio 2017 alle ore 09:25 , Blogger Anna Bernasconi Art ha detto...

Hahahah, è vero, anche a voler essere vegetariani bisogna sacrificare vite! Quelli che lo sono per questioni più animaliste che salutistiche sono fregati...

 
Alle 13 luglio 2017 alle ore 01:36 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, è quello che penso io ... ma la ritengo una cosiderazione triste :(

 
Alle 13 luglio 2017 alle ore 18:07 , Blogger Vera ha detto...

@ ELLE, in pratica ti trasformi da killer a mandante ;) Ovvero le mandi a farsi spiaccicare o gasare da altri :))

 
Alle 14 luglio 2017 alle ore 12:57 , Blogger Elle ha detto...

@Vera
No no, come ho detto: le cimici tornano perché i pomodori ce li abbiamo noi. Non si debella nulla col mio metodo, si rinvia all'infinito. Se la prendi bene divena un gioco, altrimenti un esercizio di pazienza. Sicuramente non mi annoio mai ;)
ps. naturalmente spero che le cimici non si stanchino del gioco (in fondo loro volevano mangiare) e non chiamino un battaglione di rinforzo ;)

 
Alle 16 luglio 2017 alle ore 00:39 , Blogger Unknown ha detto...

non possiamo salvare tutte le vite, altrimenti gli animali carnivori dovrebbero morire di fame? bisogna mangiare vegano per la propria salute in primis, poi rispettiamo le vite per quanto possibile. ovvio che se devi scegliere fra la tua vita è quella di un altro salvi la tua. l'istinto di sopravvivenza non è etico, è naturale. assassinare esseri viventi per nutrirsi, la dove possiam mangiare altro invece, non solo è etico ma è giusto! per quanto riguarda le piante io sono convinta che sia sempre meglio non distruggerle. mangiare frutta e ortaggi non nuoce alle piante, i frutti cadono anche da soli. Idem dicasi per le foglie. Basta non sradicarle del tutto. anche le specie autoctone vanno rispettate, far tabula rasa per lasciare il terreno sgombro dalle cosiddette infestanti è nocivo e alla lunga rende la terra sterile. prima pero' la scompensa e causa invasioni di insetti o malattie. se invece rispettiamo l'habitat degli insetti questi non attacheranno le nostre piante. sarà il loro stesso sistema immunitario a proteggerle. se la terrà e completa di tutte le sostanze i equilibrio, gli insetti non hanno la meglio.

 
Alle 16 luglio 2017 alle ore 01:38 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie per il tuo contributo Martina, potrei dire che c'è molta carne al fuoco, ma non sarebbe in linea con il tuo pensiero, e manco con il mio (dobbiamo rendere più giusto anche il linguaggio, probabilmente). Non so cosa sia più sano, dipende da molti fattori, credo però che una dieta equilibrata sia importante, e si possa vivere bene (forse meglio) mangiando solo frutta e verdura, ma anche formaggi e uova (personalmente sono più vicino ad una dieta vegetariana, che vegana, pur non avendo abbandonato del tutto la carne). Lavorando l'orto, per una produzione autonoma, libera da pesticidi e altre cose nocive per uomo e terra (che, dico una banalità, sono connessi), possono uscire riflessioni come le mie ... che continuano nella mia testa e forse in altri post.

 
Alle 18 luglio 2017 alle ore 23:14 , Blogger Agricoltore Anacronistico ha detto...

Ma tu sai che io questo post non l'avevo ancora letto?
Io non so offrirti una risposta assoluta a questa tua domanda, ma comunque un buon modo "naturale" è quello di lasciare che sia la Natura stessa a produrre la soluzione al problema.
Ricordo ancora il grande attacco di afidi sulle fave dell'orto di oramai diversi anni fa.
Qualcosa di mastodontico, e per una settimana questi pidocchietti scuri banchettarono su qualsiasi parte verde che di quelle piante poteva emergere dal terreno.
E poi, da un giorno all'altro, le coccinelle arrivarono per far pulizia...e ci riuscirono.
ciao
A.A.

 
Alle 18 luglio 2017 alle ore 23:33 , Blogger Alligatore ha detto...

Bella storia Agricoltore Anacronistico, purtroppo da noi non sono arrivate le coccinelle (le vorremmo comprare), e dei poveri fagioli è rimasta ben poca cosa (promettevano bene all'inizio). Però sì, credo pure io che la Natura si autoregoli (se ci riesce, e non sempre in tempo per le nostre esigenze).

 
Alle 23 luglio 2017 alle ore 12:05 , Blogger bibliomatilda ha detto...

Caspita All, è un bel problema! Figurati che prendono di mira persino le mie piccole piante da terrazza! Raro e difficile che se ne salvi qualcuna di anno in anno :-( Perché poi, alla fine, lascio che la natura faccia il suo corso, appunto…

 
Alle 23 luglio 2017 alle ore 12:47 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, è davvero un bel problema, che prende dentro tanti argomenti: cosa mangiamo? Riusciamo ad essere totalmente vegetariani? Come possiamo vivere senza ammazzare? Solo di aria?

 

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