venerdì 4 maggio 2018

In palude con i Talk To Her

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: Post-Punk, New Wave
DOVE ASCOLTARLO:

LABEL:Shyrec
PARTICOLARITÀ:Prima produzione dei Talk To Her, concept EP, registrato al Teatro delle Voci (TV)
CITTÀ: Padova
DATA DI USCITA:2 marzo 2018
L’INTERVISTA
Come è nato HOME? Come è stata la genesi dell’EP, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Sin dai primi live (nell’inverno del 2016) abbiamo sentito la necessità di avere un prodotto che ci potesse rappresentare. HOME è nato proprio da questa necessità, dalla voglia di concretizzare e mettere su disco parte della nostra musica. Abbiamo cominciato a sviluppare l’EP all’inizio del 2017, partendo da uno solo dei pezzi che avevamo già scritto: Forest (la seconda traccia dell’EP). Attorno a questo brano sono stati sviluppati gli altri: in pratica prima abbiamo definito gli ambienti e le sensazioni che volevamo trasmettere con le rispettive tracce e successivamente le abbiamo tradotte in musica: questo, prima ancora di discutere del risultato, ci ha permesso di lavorare coralmente poiché tutti sapevamo a priori cosa volevamo comunicare nelle varie canzoni.
Nella primavera siamo entrati in contatto con Edoardo Pellizzari, il produttore del nostro EP, che possiede uno studio di registrazione al Teatro delle Voci, a Treviso. Siamo quindi entrati in studio per una giornata di pre-produzione, poi abbiamo passato un altro mese a rifinire i pezzi prima di registrarli definitivamente, a luglio del 2017. In autunno avevamo in mano il prodotto quasi finito e con quello abbiamo iniziato a organizzare tutta la promozione per l’uscita del disco (uscito il 2 marzo 2018), in collaborazione con la nostra etichetta, Shyrec. La sola produzione del disco tra una cosa e l’altra ha richiesto 6 mesi di lavoro circa, terminando effettivamente a dicembre: in pratica, da quando abbiamo iniziato a comporre l’EP a quando è uscito HOME è trascorso un anno.
Perché un EP? Perché questo titolo? Se HOME fosse un concept-album su cosa sarebbe?
La nostra idea era registrare un EP piuttosto che un album: in primo luogo per il carico di lavoro e gli investimenti richiesti, in secondo luogo perché eravamo consapevoli che prima di registrare un album saremmo dovuti crescere sotto il punto di vista artistico. HOME è nato da un concept, un insieme di atmosfere, ambienti e situazioni da noi pensate: è stato concepito come un percorso ciclico, in cui ogni traccia rappresenta una fase, e che vuole raccontare, a cavallo tra il reale e l'onirico, la solitudine e il desiderio di fuggire da essa. Il concept di questo EP è un'allegoria, le quattro tracce descrivono rispettivamente le fasi di quello che potremmo definire un viaggio sia esteriore che interiore: un viaggio che inizia con la casa e che finisce con essa, una fuga non da qualcosa ma piuttosto verso qualcosa. Ecco dunque il perché del titolo HOME, con tutti gli aspetti negativi e positivi che questa parola porta con sé, in continua tensione tra sicurezza ed oppressione. Per quanto il concept sia stato il primissimo passo, il titolo è stato definito dopo la realizzazione e registrazione dei pezzi. C’erano varie proposte, dato che diversi sono i protagonisti del percorso di HOME, ma alla fine abbiamo deciso di dare risalto a questo aspetto, a quello della “casa”, dove il nostro disco comincia e termina. “Casa” intesa non come le quattro mura che ci ospitano quando andiamo a dormire, ma come insieme di tutte le nostre abitudini quotidiane sostanzialmente.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Sicuramente i diversi momenti in studio di registrazione. Come prima cosa la giornata di pre-produzione, dove abbiamo suonato per la prima volta al Teatro delle Voci e dove ci siamo resi conto che parte della nostra strumentazione non era adeguata alla produzione del disco per come l’avevamo concepito. Poi il giorno in cui abbiamo registrato le linee di chitarra e dopo solo 10 minuti di registrazione la testata dell’amplificatore ha smesso di funzionare. Piani saltati e registrazioni rimandate alla settimana dopo in tempi molto più stretti del previsto. Significativi tra i momenti sono stati anche i giorni di registrazione della batteria, che hanno richiesto un grande sforzo e una notevole concentrazione da parte di Francesco, il batterista del gruppo, per registrare piatti e fusti in due sessioni distinte.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di HOME? … che vi piace di più fare live?
Vediamo HOME come un prodotto unico, un percorso scandito dalle varie tracce ed ognuno di noi ha la sua traccia preferita. Sicuramente Zodiac è il pezzo di cui siamo tutti più soddisfatti: dalla registrazione alla produzione tutto è andato per il verso giusto. Non a caso è stato scelto come singolo e pezzo per il nostro primo video. Live ci divertiamo molto a suonarlo, insieme a Forest (che è anche uno dei primi pezzi che abbiamo scritto) e ad un paio di nuovi pezzi che abbiamo appena finito di comporre.
La Shyrec è la vostra label, e anche ufficio stampa. Come vi siete incontrati? Come avete lavorato/lavorate insieme?
Alcuni di noi conoscevano già Shyrec come etichetta ed alcuni dei suoi gruppi (WoraWora Washington, Kill Your Boyfriend, per nominarne alcuni tra i nostri preferiti). Abbiamo conosciuto personalmente una parte di Shyrec (Stefano e Checco) nella primavera del 2017. Da quel momento ci siamo tenuti in contatto e incontrati successivamente in diverse occasioni. Poi in autunno abbiamo trovato un fine comune e abbiamo iniziato a lavorare assieme programmando tutti i piccoli passi necessari all’uscita di HOME: timeline, stampa dei cd, promozione, diffusione. Adesso il grosso del lavoro è stato fatto, e stiamo raccogliendo ciò che abbiamo coltivato, ma l’obiettivo ovviamente è lavorare per produrre insieme un album nel prossimo futuro (attualmente ci stiamo già lavorando). Insomma questo EP è stato solo l’inizio di un percorso assieme a Shyrec.
Copertina sperimentale, geometrica, che colpisce al primo sguardo. Chi l’ha fatta e pensata?
Tutta la grafica di HOME (così come tutto il materiale grafico che ci accompagna da qualche anno) è stata fatta da Sara Murrone. La grafica segue e supporta il disco, nel senso che prima sono stati sviluppati il concept dell’EP e i pezzi del disco e poi basandosi anche su questi è stata sviluppata tutta la cover di HOME. Questa mantiene una coerenza sostanziale con la grafica e il modo con cui ci siamo sempre presentati, un continuo gioco tra bianco, nero e figure geometriche. La grafica di HOME si collega inoltre strettamente al nostro logo, caratterizzato da tre simboli (triangolo, cerchio, quadrato): allo stesso modo la copertina, l’interno e il retro del disco richiamano questi simboli, questa volta però in maniera meno esplicita e più elaborata, in linea con quello che è il concept dell’EP.
Come presentate dal vivo HOME?
Portiamo live tutti i pezzi del nostro EP, ma nella scaletta non sono nello stesso ordine in cui si trovano su disco: dal vivo i pezzi di HOME sono miscelati con gli altri pezzi del nostro repertorio, che sono stati scritti sia prima che dopo le 4 canzoni del disco. HOME in ogni caso ci ha influenzato notevolmente e di conseguenza ha modificato anche la nostra scaletta live. Ci piace inoltre portare ai live il video del nostro singolo (Zodiac), quindi quando abbiamo a disposizione un proiettore non ci facciamo sfuggire l’occasione di proiettarlo durante l’esecuzione del pezzo.
Altro da dichiarare?
Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di questo disco, tutti i nostri fan che ci supportano dai primi concerti e tutti quelli che ci hanno aiutato per la realizzazione del nostro primo video. Per chi vorrà venire a sentirci live, c’è una data ravvicinata che vogliamo segnalare:
5 Maggio 2018 @ PULGASARI - C.S.O. Django (Treviso - TV)

Alcune date devono ancora essere confermate o non possiamo ancora dirvele al momento. Per non perdervi i nostri concerti potete comunque sempre consultare la nostra pagina facebook, che viene costantemente aggiornata: https://facebook.com/talktoherband

Grazie mille per l’intervista e speriamo di vederci presto!

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12 Commenti:

Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:33 , Blogger Alligatore ha detto...

Immenso piacere ospitare in palude i Talk To Her, immenso piacere ospitare ancora una volta una pregiata produzione Shyrec.

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:34 , Blogger Alligatore ha detto...

La Shyrec, nel corso degli anni ha presentato qui un sacco di buone produzioni, ci tengo a ricordarlo, e anche questa è dello stesso ottimo livello.

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:37 , Blogger Alligatore ha detto...

HOME , un ep, solo 4 pezzi, ma molto intensi, che sembra un disco lungo ... anche perché ci piace farlo partire e ripartire spesso.

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:38 , Blogger Alligatore ha detto...

Quattro pezzi malinconici, perfetti per questi giorni di un maggio piovoso

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:40 , Blogger Alligatore ha detto...

Si inizia con il gran ritmo di Zodiac, pezzo pompante/pensante tra tra i Blonde Redhead e i Radiohead, con sentimento new age stile Smiths.

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:42 , Blogger Alligatore ha detto...

Ancora gran ritmo con Forest, brano che se fosse in italiano ricorderebbe i CCCP di Zamboni e Ferretti, per il lato mantrico, arabeggiante ...

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:45 , Blogger Alligatore ha detto...

Nightfall è superba elettronica dal sapore internazionale, con un cantato malinconico ancora molto Morrissey-style e una crescita di suoni fino all'esplosione finale.

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:48 , Blogger Alligatore ha detto...

In Burning si sente un bruciare lento, sottotraccia, e un gran ritmo, che esplode come il pezzo precedente sul finire ...

 
Alle 4 maggio 2018 alle ore 20:48 , Blogger Alligatore ha detto...

Nel complesso un ep tutto da ascoltare ... e riascoltare. Ascoltatemi!

 
Alle 6 maggio 2018 alle ore 08:08 , Anonymous Enri1968 ha detto...

Prendo nota perché mi ha incuriosito.
Due domande: non cantano in italiano e non c'è un supporto fisico?

 
Alle 6 maggio 2018 alle ore 08:10 , Anonymous Enri1968 ha detto...

Poi, perché non si fanno un sito web?!? Sempre su 'sti social...

 
Alle 6 maggio 2018 alle ore 14:43 , Blogger Alligatore ha detto...

@Enri
Per rispondere alle tue domande:
1. Non cantano in italiano, ma in inglese, come molti gruppi dell'underground italico passati in palude.
2.C'è il supporto fisico, il cd.
3. Non mi hanno indicato un sito, questa è un pecca: FB, che contesto da sempre, ha bloccato lo sviluppo di siti personali, purtroppo per tanti gruppi.

 

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